Previo rituale superstizioso per esorcizzare il tutto, vediamo come e se è possibile chiedere il rimborso se si è vittima della perdita dell’aereo o treno a causa di un fermo della polizia.
Quando ci si appresta a recarsi in aeroporto o in stazione per prendere un treno possono accadere degli imprevisti che non dipendono dalla nostra volontà che possono compromettere l’intero programma.
Il ritardo dovuto all’intervento delle forze dell’ordine può essere derubricato sotto la voce “impedimenti dovuti a cause di forza maggiore”.
In tal senso la normativa relativa ai voli aerei stabilisce che qualora la partenza del passeggero è impedita per causa a lui non imputabile, il contratto è risolto e la compagnia restituisce il prezzo del biglietto già pagato.
Per quanto concerne il viaggio in treno, il passeggero può chiedere il rimborso di un biglietto o di un abbonamento non utilizzato se non ha preso parte al viaggio per una di queste ragioni:
- soppressione del treno o partenza con un ritardo superiore ai 60 minuti;
- sciopero del personale delle Ferrovie dello Stato (dalla dichiarazione di agitazione ed entro le 24 ore successive al termine);
- ordine dell’autorità pubblica;
- mancanza di posto disponibile nella classe di validità del biglietto
Ma come si dimostra di essere stati fermati dalle forze dell’ordine?
Nel caso di eccesso di velocità, guida senza cintura o, peggio ancora, perché si è stati trovati in stato di ebbrezza, la responsabilità è la propria e non può configurarsi la una causa di forza maggiore.
Diverso è il caso in cui in seguito ad un controllo, non evincendosi nulla, le forze dell’ordine non rilasceranno alcun verbale o altro che possa provare di essere stati fermati.
Quindi?
Si potrebbe tentare facendo un accesso agli atti, chiedendo di ottenere un documento in grado di accertare che, in quella precisa data e ora, si è stati fermati dalle forze dell’ordine.
Avuta la risposta, la si potrà allegare all’istanza di rimborso da presentare alla compagnia aerea.