Ryanair taglia i voli con le isole italiane, in particolare Sardegna e Sicilia, a seguito dell’introduzione di un decreto legge che fissa un tetto alle tariffe, il decreto anti-rincari promosso dal Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso. La più grande compagnia aerea low cost d’Europa sostiene che il decreto danneggia la concorrenza e limita l’accesso ai voli per le isole. Il governo italiano sostiene che il decreto sia necessario per proteggere i consumatori dai prezzi eccessivi.
E così Ryanair taglia voli nazionali tra Cagliari e Trieste, e ha ridotto le frequenze su altre sette tratte. Inoltre, per quel che riguarda la Sicilia, la compagnia ha cancellato i voli diretti tra Alghero e Bari e Treviso, e ha ridotto le frequenze su altre sette tratte. Ryanair ha accusato il governo italiano di aver introdotto un decreto “illogico” e “illegale” che danneggia la connettività delle isole. La compagnia ha chiesto al governo di ritirare il decreto. Il ministero delle Imprese e del made in Italy, intanto, ha affermato che le interlocuzioni con Ryanair proseguono sul piano tecnico.
Le parole parole del Ceo di Ryanair
L’amministratore delegato della compagnia che batte bandiera irlandese recentemente si è espresso contro il decreto-legge adottato dal Governo italiano. All’Ansa Eddie Wilson oltre che annunciare nuove rotte proprio per le Isole maggiori, precisamente per la Sardegna, ha allo stesso modo aggiunto che il decreto dell’Italia è “illegale” e che non rispetta i “regolamenti Ue”. Su questa scia, se non vi saranno modifiche al testo, Wilson ha chiosato con parole che suonerebbero un po’ come minacce, un prendere o lasciare: “se il decreto non sarà cancellato Ryanair sarà costretta a tagliare le sue attività su Sardegna e Sicilia”, come ha detto alla stessa agenzia di stampa.
Ryanair taglia voli
Di fronte alle presunte “minacce” di Ryanair di abbandonare il Paese nel caso non si trovi un accordo sul Decreto legge Asset, il ministro Urso ha dimostrato di non essere disposto a pregare. “Faccia quel che crede – ha dichiarato – L’Italia è il primo mercato della compagnia, il più appetibile d’Europa. Se taglieranno rotte, le riempirà qualcun altro”. Sino a oggi non è arrivata ancora alcuna ulteriore risposta alle dichiarazioni del politico italiano, ma potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Una cosa è certa: la vicenda non finisce qui e la presenza di Ryanair in Italia (soprattutto in Sicilia e in Sardegna) potrebbe subire presto una “rivoluzione”.