Il Consiglio dei Ministri ha deliberato la proroga dello stato di emergenza sul territorio nazionale fino al 31 marzo 2022, a causa del perdurante rischio sanitario connesso alla diffusione del SARS-CoV-2 e alla patologia ad esso associata, COVID-19.
Tampone per voli nazionali
Con successive disposizioni, le Autorità italiane hanno stabilito anche l’introduzione del Green Pass “base” o Certificato verde digitale Covid-19 rilasciato a seguito di vaccinazione, guarigione o test molecolare o antigenico (in questo caso, con una validità limitata a 48 ore), come requisito per avvalersi di una serie di servizi a partire dal 6 agosto o dal 1 settembre 2021. Inoltre, dal dicembre 2021, sul territorio nazionale, è stato introdotto il cosiddetto “Green Pass Rafforzato”, che si ottiene solo a seguito di vaccinazione o guarigione, e che è necessario per accedere ad alcuni servizi e ai mezzi di trasporto.
Green pass rafforzato
Dal 10 gennaio al 31 marzo 2022, l’accesso ai voli nazionali, è consentito solo ai soggetti in possesso di Green Pass Rafforzato. Fino al 31 marzo 2022, quindi, tutti i mezzi di trasporto pubblico, compresi gli aerei, possono essere utilizzati solo da chi è «in possesso di Green Pass Rafforzato (ottenuto a seguito di vaccinazione, guarigione o una sola dose di vaccino a seguito di guarigione)»
Le uniche esenzioni sono previste per i minori di 12 anni e per i soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica.
Tampone per viaggiare all’estero
A coloro che provengono da uno Stato estero e sono in possesso di un certificato di avvenuta guarigione o avvenuta vaccinazione con un vaccino autorizzato o riconosciuto come equivalente in Italia, nel caso in cui siano trascorsi più di sei 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale o dalla guarigione, è consentito l’accesso ai servizi e alle attività per i quali è previsto il Green Pass Rafforzato previa effettuazione di un test antigenico rapido (validità 48 ore) o molecolare (validità 72 ore). L’obbligo di Green Pass Rafforzato non si applica ai voli internazionali ma solo ai voli che collegano le città italiane (voli nazionali, ad esempio Roma – Milano).
Transito in Italia: niente green pass
Chi effettua un transito in Italia provenendo dall’estero e con destinazione fuori dall’Italia (es. Francoforte – Roma – Atene) non è soggetto all’obbligo di Green Pass Rafforzato, purché non lasci l’area transiti dell’aeroporto. In questi casi, salvo deroghe, è necessario presentare un tampone negativo all’imbarco per l’Italia, in base alla disciplina prevista dall’Ordinanza 14 dicembre 2021 e quindi in base all’Elenco cui appartiene il Paese di provenienza ed è inoltre necessario conformarsi alla normativa del Paese di destinazione finale.
Mezzi di trasporto pubblici e privati
Il Green Pass Rafforzato non è richiesto inoltre in caso di transito dall’Italia (per meno di 36 ore) con mezzo privato per raggiungere il porto o aeroporto di partenza verso una destinazione estera (es. da Nizza a Genova in auto per imbarcarsi per Tangeri) o in caso di attraversamento del territorio italiano, con mezzo privato, per raggiungere la propria destinazione all’estero. In questo caso, è necessario seguire esclusivamente le disposizioni del Paese di destinazione.
Fino al 31 marzo 2022, per l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico sul suolo nazionale (inclusi treni, traghetti e aerei), è obbligatorio indossare mascherine di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2. Si ricorda che un certificato che attesti la somministrazione della prima dose di vaccino a due dosi (seconda dose in attesa di somministrazione) non è sufficiente ai fini dell’ingresso in Italia dall’estero.
Che tampone serve per viaggiare?
I test sierologici (tramite prelievo di sangue venoso o capillare) e i test rapidi (con prelievo di saliva), non sono validi per viaggiare all’estero (solo in alcuni casi sono accettati). Nel primo caso, i test sierologici sono spesso effettuati per sapere se si è stati infettati dal Covid in un periodo precedente al test. Nel secondo caso, i test salivari non sono ancora considerati del tutto affidabili sui risultati.
Per tali motivi, se hai necessità di viaggiare all’estero o ritornare in Italia, ti consigliamo di effettuare un test molecolare o un test antigenico effettuato mediante tampone rino-faringeo. Queste due tipologie di test devono essere di solito svolte entro 48 ore o 72 ore prima della partenza verso l’estero o rientro in Italia (le tempistiche variano a seconda della destinazione di arrivo o partenza).
Stop a tampone e quarantena per gli arrivi dai Paesi extra Ue
A partire dall’1 marzo 2022 coloro che rientreranno da un Paese extra UE non dovranno più sottoporsi a tampone. Inoltre per i viaggiatori provenienti da Paesi extra Ue dal 1° marzo non c’è più l’obbligo di quarantena. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha infatti firmato un’ordinanza in base alla quale: “A partire dall’1 marzo per gli arrivi da tutti i Paesi extraeuropei saranno vigenti le stesse regole già previste per i Paesi europei. Per l’ingresso in Italia sarà sufficiente una delle condizioni del Green Pass: certificato di vaccinazione, certificato di guarigione o test negativo”.
Abolita la quarantena
Con la stessa ordinanza è stata inoltre abolita la quarantena anche per chi proviene da Stati che non appartengono all’Unione Europea (già non esisteva per quelli dei paesi dell’UE). Un cambiamento, effettivo dal 1° marzo 2022, che richiede ai viaggiatori di esibire solo un Green Pass valido.
La decisione di Speranza arriva a poche ore da un altro segnale di apertura, stavolta partito da Bruxelles. Infatti, i ministri per gli Affari europei hanno raccomandato ai Paesi Ue di “revocare la restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l’Unione per le persone vaccinate con un vaccino approvato dall’Ue o dall’Oms”.
A partire dal 1 marzo per gli arrivi da tutti i paesi extraeuropei saranno vigenti le stesse regole già previste per i paesi europei. Per l’ingresso in Italia sarà sufficiente una delle condizioni del green pass: certificato di vaccinazione, certificato di guarigione o test negativo.
Nessuna restrizione per vaccinati e guariti
Niente restrizioni per chi è vaccinato, ma a condizione che abbia ricevuto l’ultima dose del ciclo di vaccinazione primario almeno da 14 giorni e non più di 270 giorni prima dell’arrivo. Oppure è necessario avere ricevuto una dose di richiamo. Nessuna limitazione neanche per chi è guarito dal Covid entro i 180 giorni precedenti il viaggio.